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Tirana low-cost

  • Immagine del redattore: izabelarogalko87
    izabelarogalko87
  • 2 mag 2024
  • Tempo di lettura: 6 min

Aggiornamento: 3 mag 2024

Tirana low-cost

La capitale dell’Albania è un’ottima destinazione turistica per un breve viaggio al insegna low-cost. La Repubblica dell’Albania è uno stato situato nella penisola balcanica e confina con Montenegro, Macedonia e Grecia affacciandosi sul Mar adriatico e Ionio, è conosciuta anche come il paese delle Aquile. Ci sono numerose leggende legate al rapace e anche nella bandiera troviamo un aquila con due teste ( simbolicamente come una riunione del nord e sud ) Il paese è molto piccolo e tanto meno popolato visto che ha solo 7 milioni 750 abitanti, per lo più residenti a Tirana. La curiosità di quel popolo è che la maggioranza degli albanesi vive all’estero, più che nel loro stato, solo in Italia abbiamo una comunità di oltre 500 000 persone. Anticamente i territori dell’attuale Albania facevano parte dell’Impero romano. Successivamente invasa da barbari, regno di Sicilia e Repubblica di Venezia, e Turchia. Soltanto nel 1912 il paese ottiene la indipendenza che perde, già negli anni 1913-1939, diventando un protettorato italiano. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’Albania viene colonizzata dagli italiani diventando una risorsa economica, specialmente petrolifera. Dal 1944 al 1991 diventa un stato comunista estremamente isolazionista e stalinista. Dal 1998 L’Albania è repubblica parlamentare.

Volo Bologna-Tirana con www.ryanair.com al prezzo di 30 euro a/r.

Per la nostra permanenza abbiamo scelto l’appartamento in centro Central Superior 2BR Apartment prenotato sul Booking.com al prezzo 165 euro / notti / 4 persone. Quest’alloggio con 2 grandi camere da letto, spazioso soggiorno e sopratutto con la ottima posizione, molto vicina alla piazza centrale e una dei migliori pasticcerie si è rivela ottima scelta. Pasticceria Le Bon Tirana.

Dall’aeroporto al centro abbiamo preso il taxi: 25 euro in 4 persone. Il tassista come fra l’altro quasi tutti in Albania, parlava un pò di italiano. Non serve cambiare gli euro in Lek ( valuta locale ) perché quasi da per tutto prendono gli euro al cambia 1 euro / 100 lek. In sostanza si paga in euro e si riceve il resto in lek.

Tirana

Il suo nome deriva probabilmente dal nome del castello “ Tirkan” situato sul monti Dajti costruito dall’imperatore bizantino. La città viene menzionata nel 1418 ma la fondazione ufficiale è nel 1614 con la costruzione della moschea e successivo sviluppo del nucleo cittadino attorno ad essa. La popolazione aumenta piano nei secoli successivi rimanendo però un centro prevalentemente agricolo. Dopo la Seconda Guerra Mondiale dopo l’insediamento del governo comunista la città ebbe il suo sviluppo architettonico e culturale. Quello che troviamo adesso a Tirana e per lo più è di quest’epoca. Ad oggi i palazzi di architettura comunista si mescolano con tantissimi grattacieli moderni, qualche moschea e chiesa cattolica. L’Albania è stata una terra agricola, poco industrializzata e quasi sempre invasa da vari popoli per cui manca di una vera e propria identità nazionale. Il paradosso della storia che l’unica identità forte acquisita è quella dell’epoca comunista. É non è stato proprio un bel periodo per nessuno dei paesi del blocco sovietico. Anzi L’Albania è stata forse uno dei paesi con un regime più forte, molto rigido con repressioni di massa non indifferenti… pure la loro identità è fortemente legata ad esso. Come posso dire? In Albania il regime comunista ha fatto un “ buon lavoro” purtroppo.

Nonostante la sua triste e turbolenta storia un viaggiatore trova qui un mix culturale davvero affascinante. La modernità s’intreccia con la storia in mondo armonioso e le varie religioni convivono qui pacificamente. La grande maggioranza della popolazione è di religione musulmana, ma ci sono anche i cattolici e ortodossi e visto il passato totalitario anche molti atei. L’Albania è il primo stato al mondo a dichiararsi ateo. La particolarità è che circa 75 % della popolazione è credente ma non praticante. Qui per la religione non litiga nessuno, non ne ha importanza. In città si respira il clima cosmopolita, con tantissimi turisti, bar, ristoranti nuovi di pacca e gente cordiale. Noi , 4 donne, abbiamo girato tranquille anche di sera.

Per visitare il centro consiglio di prendere una guida privata in Italiano. Noi abbiamo ingaggiato un ragazzo albanese molto simpatico, parlava molto bene l’italiano e sopratutto era laureato in storia per cui sapeva veramente tanto. Martin guida turistica per Tirana 00 355 69 291 1599.

Da visitare consiglio:

Bunk’ Art 2, Et’ hem Bey Mosqe, Orthodo Church of Albania, Piazza Skanderbeg, House of Leaves, Piramide di Tirana e ponte sul fiume Lana.

Tutte queste attrattive si trovano in centro e per visitarle occorrono un paio di ore. Noi abbiamo visitate con la guida, esternamente, senza entrare in 2,5 ore al costo di 70 euro / 4 persone. Il giorno dopo in autonomia abbiamo visitato Bunk’Art 2 e House of Leaves, l’entrata costa circa 8 euro/ persona con autoguide. Molto interessante, consiglio per capire meglio la storia del paese e della Guerra Fredda. In Albania hanno costruito durante la Guerra fredda circa 1750 bunker. Qualcuno piccolo per la popolazione e qualcuno molto grande per il membri dei vertici del partito comunista. Oggi qualcuno è stato trasformato in museo della storia, un bar o case in affitto. I bunker sono una vera testimonianza di un regime stalinista. In Albania durante il regime l’arte, musica, letteratura erano controllate e manipolate. I’occidente veniva considerato il nemico numero uno. Con la propaganda e le repressioni il governo controllava tutto, inclusa la vita privata del cittadini. Tutti controllavano tutti, colleghi di lavoro , il marito la moglie, il vicino di casa. Qualsiasi persona poteva essere un potenziale nemico dello stato. E il nemico veniva interrogato, torturato ed eliminato. Con la mancanza delle prove ma con soltanto un sospetto veniva internato in un centro di internamento. La rieducazione e l’indottrinamento avvenivano attraverso il duro lavoro, la sofferenza e metaforicamente detto il “ lavaggio del cervello”.

Vicino Tirana ( 1 ora di taxi ) fortemente consigliabile visitare: la teleferica monti Dajti, la Kruja e Durazzo.


Datti Ekspres è una funivia appena fuori città, la più lunga dei Balcani. Noi, prima della partenza, l’abbiamo raggiunta con una corsa di taxi , a 10 euro, e il ritorno in centro l’abbiamo percorso a piedi con una passeggiata di circa 40 minuti. L’impianto di risalita ci porta ad un’altezza di 1500 m con una bella vista mozzafiato.

Kruja, la vecchia capitale del Albania è davvero molto carina e merita una visita di mezza giornata. La città era capitale del regno d’Albania e successivamente conquistata dall’impero ottomano, infine riconquistata dall’eroe nazionale Skanderbeg. Il nome della città deriva dalla parola sorgente visto che essendo situata ai piedi dei monti era piena acque che scendono in città. Con il suo bel castello Medievale, il museo di Skanderbeg e bellissimo bazar Kruja rappresenta una piacevole sorpresa dopo tanta architettura comunista vista a Tirana. Il vecchio bazaar offre tanto artigianato locale come camicette di cotone ricamate con disegni tradizionali, ciabattine e tanto altro. Dal castello si può anche ammirare una bellissima vista.

Durazzo è il tipico posto di mare ed essendo un porto da lí partono varie imbarcazioni per la Grecia. La città è molto moderna, con tantissimi bar, ristoranti ed un bel lungomare per fare una piacevole passeggiata. Da visitare non c’e tanto ma merita di essere visto un’interessante anfiteatro romano ubicato proprio in centro. Per andare a Kruja e Durazzo e successivamente all’aeroporto abbiamo preso un taxi. Il tassista è stato con noi 6 ore, parlava un po di italiano e ci ha fatto un’ottima compagnia per il nostro ultimo giorno a Tirana. Con un po’di trattativa con 100 euro in quattro persone abbiamo fatto un affare.

In Albania si mangia molto bene e si spende pochissimo.Il cibo è davvero economico. Noi in tre a cena spendevamo 10-15 euro a testa.

I ristoranti davvero consigliatisimi sono: Ristorante Tradizionale Albanese Oda e Restaurant Tymi.

I piatti tradizionali albanesi che abbiamo assaggiato non sono tantissimi ma possiamo menzionare: Byrek, fatto di pasta sfoglia ripiena di spinaci, formaggio o carne, Tave dheu che è un stufato di carne e verdure arricchito di formaggio e servito in terracotta, Tave Kosi è un altro stufato di carne di agnello, yogurt e le uova, Japrak ovvero le foglie di vite ripieni di riso e baklava il dolce fatto di pasta sfoglia, miele frutta secca.

Conclusioni

La Tirana merita a una visita di 2-3 giorni non per la sua particolare bellezza architettonica o naturalistica ma per la sua intrigante storia di un paese dal passato totalitario. É una destinazione “ esotica “ ma non per per i bellissimi panorami o scorci romantici ma per la sua diversità culturale, piatti dei sapori particolari e i prezzi veramente low-cost.


 
 
 

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