Tutto quello che devi sapere sul Cammino di Santiago
- izabelarogalko87
- 1 mag 2024
- Tempo di lettura: 8 min

Ultimi 100 km di Cammino Portoghese .
Piccola premessa;
Vorrei dedicare questo diario alle 4 splendide donne romagnole incontrate per caso nel mio cammino, che sono state ottime compagne di viaggio, esperienze e
tante tante emozioni. Grazie a Gibi, Patrizia, Leda e Donatella la mia prima avventura con il “ mondo del Cammino de Compostela “ è stata meravigliosa. Si dice
che ognuno nel cammino trovi quello che cerca e io ho trovato delle belle persone. Il mio diario è semplice, privo di elementi “ decorativi” e essenziale come il pellegrinaggio.
Il cammino di Santiago di Compostela e’ il pellegrinaggio più importante del mondo. Nel corso degli anni, il cammino con i vari movimenti avvenuti nella nostra
società ha riacquistato vari significati. C’è chi parte per motivi strettamente religiosi, chi ricerca l’avventura, chi la spiritualità e infine chi scommette su se stesso e le
proprie capacita di adattamento. Il cammino viene percorso fin dagli inizi del IX secolo d.c. In epoca della
presunta scoperta della tomba di San Giacomo Maggiore, appostolo di Gesù . La leggenda narra che L’eremita Santiago una sera mentre stava riposando vide una stella (in latino Compostela - campus stellae) che gli indicò il luogo delle reliquie del del Santo. Da allora cominciò il lungo pellegrinaggio verso le spoglie del
santo. Dopo questo evento Il Cammino di Santiago di Compostela diventò una rete di itinerari che, a partire dal medioevo i pellegrini hanno percorso per raggiungere la Cattedrale Di Santiago. Gli Itinerari più conosciuti sono i seguenti ; cammino francese, cammino portoghese, cammino primitivo, cammino del nord e cammino inglese. La cattedrale di Santiago si
trova in Spagna, più precisamente in Galicia. Ufficialmente il pellegrinaggio è considerato tale se si svolgono almeno gli ultimi 100km a piedi o in alternativa
in bici o a cavallo. Il cammino più conosciuto e’ quello francese lungo 800 km. All’ inizio del percorso il pellegrino deve munirsi ( nelle varie cattedrali o uffici
turistici ) di un passaporto del pellegrino. Ogni tappa del percorso a piedi deve essere documentata da almeno 2 timbri che vengono effettuati lungo il percorso nei bar, chiese, uffici turistici e ostelli. Una volta arrivati a Santiago de Compostela bisogna andare il passaporto del pellegrino timbrato che dimostra che avete percorso
almeno 100 km a piedi a ritirare la compostela.
Il mio viaggio è cominciato 11.05. 22 con il volo Ryanair
Bologna-Porto ( 60 euro andata/ritorno). Il trekking rigorosamente con zaino in spalla e’ adatto a tutte le eta’,ma meglio preparare prima della partenza la nostra condizione fisica con un p’ di allenamento. Camminare
tante ore per tanti giorni compromette la nostra muscolatura, i legamenti delle gambe e provoca stanchezza psicologica. Anche il nostro zaino deve contenere poche cose essenziali e indispensabili è essenziale non superare il peso massimo del 10 percento del nostro corpo. Anche 1 kilo in più sulle spalle pesa molto. Anche l’abbigliamento deve essere comodo, pratico e tecnico. Lo zaino perfetto dovrebbe contenere; 2 magliette tecniche, 2 paia di calzini, un pile, 2 paia di pantaloni, 2 mutande, qualcosa da dormire, impermeabile, cosmetici essenziali, medicine, tappi per le orecchie,la pila, sacco a pelo e cerotti per i piedi. Purtroppo o forse per fortuna il volo ha subito quasi un ora di ritardo e ho perso la coincidenza del bus da Porto a Tui.
Ho deciso di partire da sola da Tui e fare gli ultimi 117 kmdel cammino portoghese. Non e’ andata esattamente cosi! I vari siti e consigli di altri pellegrini suggerivano di
fare il pellegrinaggio da soli. Tanto durante il cammino c’e molta gente sempre disponibile a farti compagnia.
Come me, anche altre 4 “ragazze” Italiane sono rimaste all’ aeroporto ad aspettare il prossimo bus per Tui, che purtroppo arrivava molto tardi. L’unica soluzione era
prendere un Taxi e dividere le spese. Cosi abbiamo fatto e con 200 euro ci ha portate a Vigo. Loro andavano a Vigo da dove hanno deciso di cominciare la loro avventura. E cosi ho fatto anche io perché il mio ostello aquell’ ora era già chiuso e loro erano cosi simpatiche e entusiaste del viaggio che non potevo fare diversamente!
Il nostro cammino era suddiviso in 5 tappe:
Vigo-Rodendela 16 km
Rodendela-Pontevedra 18 km
Pontevedra-Caldas de Reis 23 km
Caldas de Reis-Padron’ 18 km
Padron - Santiago de Compostella 25 km
Prima tappa Vigo-Rodendela
Vigo
Vigo è dopo la Coruna la seconda città più grande della
Galizia. Collocata sulla sponda meridionale della Ria Vigo. Negli ultimi 150 anni ha avuto un forte sviluppo economico, artistico e sociale. La prima presenza umana della zona risale al neolitico. I primi insediamenti stabili sono state delle tribù certo-iberiche, seguite da Romani presenti dal II secolo d.c. All’ epoca la città era molto attiva commercialmente con un intensa attività portuaria. Oggi Vigo e’ una vivace città dove tutto gira attorno al
mare. Non si può venire qui senza degustare ostriche fresche, pesce fritto e altri piatti a base di pesce.
Come alloggio abbiamo scelto Pension Residencia
Buenos Aires. www.hostalbuenosaires.es camera singola
28 euro. Ottima posizione ma la pulizia lasciava a desiderare. Per mangiare il pesce e le ostriche consiglio
di andare al Mercado da Pedra.
La prima tappa da Vigo a Rodendela è la più faticosa, non per la lunghezza ma per il tanto asfalto, i percorsi
lungo le strade principali, lo smog e tanto traffico. Con il caldo di 26 gradi non era nè piacevole nè facile. Per arrivare a Rodendela abbiamo impiegato 5 ore, incluso un piccolo giro per visitare velocemente Vigo.
Rodendela
La città viene chiamata “la città dei Viadotti” per la
presenza del ponte “ Peter Floriani” lungo 318m del 1876
e il ponte “ Pontevedra del 1884. E’ una graziosa
piccolina città che dista 16 km da Vigo.
A Rondella io ho alloggiato nell’ ostello Hostel Albergue
Avoa Regina www.ondela-voa.negocio.site. posto letto
circa 15 euro. La struttura e’ molto carina, da poco ristrutturata inoltre in una comoda posizione per visitare il centro. Molto consigliato! Abbiamo cenato in un ristorante
specializzato in baccalà. Si mangia molto bene e si beve ancora meglio ( vino bianco ) Restaurante Casa Mucha. Pontevedra
Con una piacevole camminata tra fantastici panorami, il mare e i boschi dopo 18 km siamo arrivate a Pontevedra.

Pontevedra
Prima di arrivare al paese ci siamo fermate ad ammirare la piccola Capella di Santa Marta. Pontevedra e’ la città
più bella del nostro cammino. Il suo nome deriva della Chiesa della Vergine Pellegrina. La Chiesa ha una forma particolare a conca.
Il carinissimo centro storico di questa città ti ripaga pienamente di tutta la fatica fatta per arrivarci.
Pontevedra e’ una “chicca “, un piccolo “ gioiello “ della Galizia e merita una visita più accurata. Un piccolo pezzettino del mio cuore è rimasto lì.
A Pontevedra ho deciso di fermarmi per dormire a Dpaso
Urban Hostel. www.dpasohostel.es. ll prezzo e’ 18 euro aposto letto spesi più che bene. Ottima la posizione, pulitissimo e gestito perfettamente. Invece per cena
siamo andate al Ristorante vicino al ponte Dos Tirantes Restaurante Santa Clara. In una magnifica città di origini romane cosi bella non si poteva mangiare male. Il prezzo è onesto, la qualità del cibo molto buona il vino ottimo.
Consigliato.

La terza tappa del nostro cammino ci porta a Caldas de
Reis. Ho deciso di trascorrere questo tratto del viaggio
in solitudine partendo la mattina presto alle 5.45. Con il
fresco del primo mattino, fra i boschi e le rare abitazioni
dopo 4 ore e 23 km sono arrivata a Caldas de de Reis

Caldas de Reis
Piccolissima cittadina termale molto tipica della Galizia e
famosa per le sue acqcue termali calde dalle proprietà curative. La sua storia risale a tanti secoli fa. Prima dell’arrivo dei romani questo territorio è stato abitato da Celti,
Cileni e Galaicos. Nell’ era dei romani la città ebbe un grande sviluppo commerciale e culturale. La località non
ha tanto da offrire dal punto di vista turistico ma il bellissimo ponte romano, la Fuente Termal e la vasca
con acqua calda nel cento della città rende la permanenza molto piacevole e rilassante. A ridosso di ponte romano con la bella vista del fiume abbiamo mangiato ovviamente del pesce e tanto tanto fresco vino bianco in ristorante o Muino. Buono, rilassante, informale
proprio quello che ci voleva dopo 3 giorni di cammino. Invece a dormire sono andata a Albergue Celenis. Una
struttura in mezzo ai vigneti, più che un ostello sembrava un agriturismo. Pace, pace, pace. Posto letto 20 euro spesi benissimo anche qui. Dopo 3 giorni di caldo e sole è arrivata la prima giornata di pioggia. Il tratto di strada
per Padron lo abbiamo fatto sotto l’acqua con l’impermeabile e gli zaini coperti. Nonostante il brutto tempo il cammino andato è bene fra le strade sterrate, i campi di patate e i boschi. Paesaggio molto carino e una tranquillità che ti può dare solo il contatto con la natura.

Padron
Padron e una cittadella fondata dai Romani. I legionari dopo il servizio militare ricevevano una ricompensa in
forma di appezzamenti di terra dove potevano coltivare e trascorre la loro vita da “ pensionati “. Cosi le terre conquistate acquisivano in qualche modo l’ identità dei
vincitori, i soldati con la degna ricompensa rimanevano fedeli all’ imperatore e la macchina da guerra dell’impero
romano procedeva con sempre più impeto. Nel Medioevo era diventata la meta d’obbligo per i pellegrini di Santiago. Da allora c’e un detto popolare “ Chi va a Santiago e non a Padron o fa il pellegrino o non “ Il pellegrini venivano a Padron al mare a raccogliere la conchiglia che al loro ritorno in patria avrebbe dimostrato
l’effettiva partecipazione al pellegrinaggio. Padron e anche famosa per i peperoni, Peperoni di Padron. Sono piccoli peperoni verdi fritti serviti con una manciata di sale grosso. Appena arrivate a Padron abbiamo avuto la possibilità di visitare il mercato ambulante molto caratteristico. Tante bancarelle alimentari con cibo di strada. Il menu variava dal polpo cotto al momento nei grandi pentoloni, alle enormi grigliate e specialità dalla Galizia come le orecchie di maiale stufate. Il vino rigorosamente servito nelle ciotole di cotto. Spartano, poca igiene ma tanto, tanto autentico. La Galizia rurale, pura dove il tempo si e’ fermato 100 anni fa. Una rarità!
In questa città mi sono fermata a dormire in Albergue
Corredoiras. www.alberguecorredoiras.es. Un altro ottimo
ostello come tutti gli altri in Galizia. Abbiamo mangiato in Pulperia Rial, uno dei tanti ristoranti in centro. Qualità media, forse cena peggiore di tutto il viaggio e non
cerano nemmeno i peperoni!Da Padron a Santiago e stata la nostra ultima tappa del
viaggio. 25 km trascorsi sotto pioggia e vento e la crescente stanchezza hanno reso il cammino molto faticoso. Il percorso invece era bello tanta campagna, prati e paesi rurali.
Santiago de Compostela
Santiago de Compostela è un vero punto di arrivo e di partenza. Città affascinante
e emozionante. Il simbolo del cristianesimo. Il capoluogo della regione della Galizia e presunto luogo di sepoltura dell’ apostolo san Giacomo. Santiago e Il Cammino di
Santiago fanno parte del patrimonio dell’UNESCO. Fin dal medioevo la città viene considerata un punto centrale
della cristianità. I primi pellegrinaggi alla cattedrale iniziano nel 893 quando i monaci benedettini risiedevano nella chiesa. Santiago fu distrutta nel 997 dai
musulmani e poi successivamente ricostruita. Il grande sviluppo economico e sociale avvenne nel XVII e XVIII
secolo. Con la celebrazione dell’ anno Giacobeo dal 1993 la città ebbe una nuova fase di crescita turistico-sociale.
Penso che oggi nei tempi “ post Covid “, con il crescente bisogno di spiritualità e la ricerca dei valori universali del
uomo la città avrà una possibilità ulteriore di sviluppo. Il cento storico, la cattedrale, i piccoli e deliziosi vicoli della
città creano una atmosfera unica di condivisione e pace. Chi ha avuto la posibilità di arrivare fin qui, ha raggiunto
un obiettivo è felice e appagato e tutta questa sensazione si respira passeggiando senza fretta nelle vie della città.
Un luogo che ti trasmette gioia e una sensazione di benessere.
il nostro spirito qui e stato “nutrito” ma lo stomaco era ancora vuoto! Siamo andate alla migliore taperia di
Santiago El Papatorio ottimo ristorante di tapas. Super consigliato, elegante e prezzo onesto. Il servizio impeccabile. Mi sono fermata in un hotel attacato la cattedrale Hotel Fonte de San Roque. Ottimo rapporto qualità- prezzo. Il Cammino di Santiago di Compostela e’ un viaggio particolare, un’esperienza unica nel suo genere. Storicamente nato come pellegrinaggio per trasformarsi nei tempi odierni in una esperienza “ ibrida” un misto tra viaggio culturale, trekking, ricerca di emozioni diverse e tanto altro. Ma per qualsiasi motivo tu viaggiatore X intraprendi questo cammino prima o poi, durante o dopodiventa un viaggio “ spirituale”. Con il lento cammino di tante ore e per tanti giorni ti accorgi, sotto il sole bollente o bagnato dalla pioggia di lasciare ad ogni passo dietro le tue spalle il passato bello o brutto che sia e dare spazio al futuro. Dopo aver trascorso 100 km a piedi di certo non diventi una persona diversa ma una persona che volutamente ha fatto tanta fatica per raggiungere un obiettivo. Per ognuno diverso.
Ottimo!!!!